La Crescita della SVOC attraverso gli Anni ’70 e ’80
Nel 1974 viene costruito un capannone di circa 250 metri quadratidestinato ad ospitare la flotta delle imbarcazioni da regata. Contemporaneamente si procede anche a dragare un nuovo bacinoper prolungare la banchina n.4. La Società ospita a fine estate il primo raduno nazionale degli Optimist ( negli anni successivi sarà denominato Campionato Italiano ), con la partecipazione record di ben 60 giovani timonieri, tra i quali si mettono in particolare luce Paolo Sain 2°, Enrico Michel 3°e Loris Plet 5°.
L’attività agonistica giovanile coinvolge una quarantina di atleti, tra i quali ottengono significativi risultati i fratelli Gastone e Alberto Dollinar, Riccardo Cattarini e Massimo Schiavo nei 470, Cristiano Verzegnassi e Federico Scherl nei Flying Junior. “Giusa” di Sergio Stopani si aggiudica per la prima volta la Coppa “Giorgio Chiussi”, regata sociale open che Stopani rivincerà per altre cinque edizioni consecutive. “Anita P.” di Bepi Pasini vince la prima edizione della Coppa in solitario, regata open che verrà successivamente trasformata in “25 miglia x due”. Adelchi Pelaschier in coppia con Ariella Cattai vince su “Manuela” di Ornello Magnani la prima edizione della regata “Lui & Lei”.
Nel 75’ i soci superano lo storico traguardo di mille! La squadra Svoc si aggiudica a Venezia la XXII edizione del trofeo a squadre “Egidio De Zottis” grazie alle prestazioni degli equipaggi Paolo Sain – Marsilio Saccavini, Giancarlo Pelosi – Mauro Fioretto, Cristiano Verzegnassi – Federico Scherl, Laura Bernetti – Massimo Schiavo, Franco Suttora – Franco Sandrin, Gianluigi Barbarossa – Susi Devescovi. Il prestigioso Trofeo verrà riconquistato, anche grazie all’apporto di altri equipaggi, negli anni 1976, 1978, 1979, 1980, 1981 e 1982 a conferma della continuità di una scuola agonistica d’eccellenza.
Nasce la regata Trofeo Città di Monfalcone riservata alle imbarcazioni di crociera: la prima edizione è vinta da “Stefano e Nicola” di Sergio Lapo, con al timone Sergio Michel. Si continua a dragare il bacino, con la costruzione di una nuova banchina da 70 metri, e si posa a terra un box di metallo per il deposito di vele, motori e attrezzature sociali. Nel 1976 il socio Antonio Solero compie il periplo dell’Italia assieme alla sua ragazza su un’imbarcazione di m 5,80 costruita in casa. Solero, maestro di sci, skipper e costruttore, negli anni successivi effettuerà più volte con il suo “Corto Maltese” la traversata dell’Oceano Atlantico in solitario.
La Svoc organizza nel 1975 il Campionato Nazionale classe Flying Junior, cui partecipano 41 equipaggi: Paolo Sain e Marsilio Saccavini, unici monfalconesi in gara, si classificano onorevolmente al quarto posto. Nel1976 Mauro Pelaschier è olimpionico Finn.
Nel ’77 il Coni premia la Società con una targa d’oro. Bruno Trani, già campione sul Finn, viene chiamato dalla F.I.V. ad assumere la prestigiosa responsabilità di Tecnico Federale Nazionale. Enrico Michel è Campioni Italiano Snipe Junior.
Nel 1978 viene eletto presidente Livio Spanghero, già olimpionico a Londra nel 1948 nella classe Fire Fly. In memoria di Umberto Franzin (“Druse”) si inaugura la regata sociale per le passere: vince il primo trofeo “Maiti” di Mario Giuricich. Santo Morin, Antonio Rumich, Annibale e Adelchi Pelaschier sono insigniti dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica per meriti sportivi, e Mauro dedica loro la vittoria nella Regata Internazionale Finn organizzata dalla Svoc.
Nel 1979 viene sistemato ed asfaltato il piazzale posteriore. Si draga la foce della roggia S. Giusto e si realizza in cemento il nuovo pontile n. 3, prima in legno. Giovanni Nicolich e Fabio Monfè su “Pig V” vincono la Coppa Città di Monfalcone, Barbarossa – Cester su “Sasuja” la “25 x 2”, Loris Plet e Mauro Moriconi il Trofeo “Parovel” sul 420.
Nel 1980 i soci sono 1150, di cui 100 allievi. Tra le nuove leve della squadra agonistica si distinguono Lia e Luigia Bacarini, Alessandra Di Lauro, Enrico Fiori, Renzo Giuricich, Piero Iancer, Roberto Milan, Mauro Moriconi, Andrea e Alessandro Nevierov, Manuel Pasian, Stefano Petronio, Denis Plet, Michele Tuni e Giovanni Turazza. Andrea e Giovanni Ballico si impongono nel Trofeo “Amerilio Colussi” (470); Plet e Moriconi bissano sul 420 il successo nel Trofeo “Bepi Parovel”; Giovanni Nicolich ed Enrico Michelvincono con Pig V la “25 x 2″; Sergio Salvagno con “Tre mule” si afferma sia nella “Coppa Chiussi” che nella “Città di Monfalcone”; Vinicio Cattai su “Alessia” succede a Giuricich nell’albo d’oro delle Trofeo Franzin riservato alle passere.
Nel 1979 si acquista la prima imbarcazione di classe Europa, destinata a suscitare immediatamente grande interesse. La Svoc organizza nel 1980 il Campionato Europeo Juniores proprio della classe Europa.Vi partecipano ben sette atleti locali: Fabrizio Battistutta, Piero Benussi, Lauro Di Lauro, Alberto Leghissa, Michele Pasini, Paolo Sain e Luisa Spanghero. Paolo Sain è selezionato per il Campionato Mondiale di Helsinki.
Si intensificano i corsi estivi guidati da qualificati tecnici federali, ed altri giovani cominciano ad affermarsi: Alessandro e Massimo Alberti, Francesco Bacarini, Massimo Brumat, Cristina ed Elisabetta Caffau, Manuel Cigni, Valentina Furlan, Donatella Leghissa, Massimo Morin, Roberto e Massimiliano Mosetti, Roberto Spadaro.
Nel 1981 alla Svoc viene assegnata l’organizzazione del 16° Campionato mondiale 1982 della classe Europa, e l’occasione viene colta per provvedere ad importanti lavori di sistemazione della sede sociale e delle attrezzature. Arrigo Marri, consigliere federale, è designato dalla F.I.V. alla presidenza della Commissione giovanile. Molti degli atleti che in passato hanno conquistato titoli e trofei nelle derive e classi olimpiche ora regatano sulle imbarcazioni I.O.R. continuando la tradizione vittoriosa: Mauro Pellaschier su “Linda” e Sergio Furlan su “Oro Fino” si aggiudicano a Cala Galera il titolo italiano nella III e IV Classe; Loris Plet al timone di “Scorpione” della MM vince la classica Giraglia. “Aristotele Blu” di Bussanivince la Coppa Chiussi, “El gatto Romeo” di L.e G. Stabile la “25 in due”.
Il 1982, con Livio Spanghero confermato alla presidenza, è l’anno del 16° Campionato del Mondo, della Coppa del Mondo Femminile e della Settimana open della classe internazionale Europa.L’organizzazione dell’importantissimo evento sportivo è curata dal Comitato composto da Livio Spanghero, Arrigo Marri, Giorgio Alfano, Gianluigi Barbarossa, Riccardo Cattarini, Maurizio Della Rupe, Guido Di Lauro, Mauro Fioretto, Mario Giuricich, Loris Mosettti, Antonio Sarnataro, Mauro Petronio, Nereo Kellner, Claudio Plet, Edi Rossetti, Tullio Sain, Bruno Trani e Nordio Zerbin.
Monfalcone dopo 34 anni ospita con entusiasmo per la seconda volta gli atleti partecipanti ad un Campionato del Mondo: nel 1948 erano stati i pattinatori a rotelle su strada, ora sono i velisti.
Alla Ladies World Cup partecipano 57 veliste che in rappresentanza di 9 nazioni; all’Open Week sono ben 163 i concorrenti in rappresentanza di 14 nazioni. Dominano i francesi: il sedicenne Marco Pirinoli vince il titolo Mondiale Assoluto, suo fratello Walter l’Open Week e Veronique Aulnette la Coppa del mondo femminile.
Non colgono purtroppo l’obiettivo gli italiani: i migliori piazzamenti dei portacolori della Svoc sono il 16° posto di Alberto Leghissa nell’Open , il 17° di Luisa Spanghero nella Coppa femminile e il 25° di Paolo Sain nel Campionato mondiale.
Gianni Cianci su “Adamastor” vince la Coppa Chiussi, Ferruccio Colarich su “Sabrina” il Trofeo “Nicolò Giuricich” per le passere.
Nel 1983 la Società, al sesto posto in Italia per numero di tesserati F.I.V., festeggia il cinquantenario con uno splendido volume magnificamente curato da Nordio Zerbin. Scrive Beppe Croce, indimenticato campione e presidente della F.I.V. e dell’International Yacht Racing Union: “Tutti sappiamo che cosa hanno rappresentato e quello che continuano a rappresentare, nel contesto della vela italiana, il nome, l’esempio e l’attività della Società Vela Oscar Cosulich. L’albo d’oro del Club non riassume e non espone soltanto una splendida continuità di affermazioni spesso ai massimi livelli internazionali: evidenzia come tale collana di successi discenda attraverso generazioni che si sono succedute, e la famiglia Pelaschier è un po’ la carta da visita, la conferma emblematica di un modo di intendere lo sport, l’espressione di uno stile e di una continuità non solo ideale, caratteristiche che, a mio avviso, rispecchiano in modo esemplare l’immagine di un club velico degno della massima considerazione, e di infinita riconoscenza da parte di tutta la vela italiana.”
Si installa la nuova gru al posto della precedente vecchia di 40 anni. Si organizza il campionato italiano Snipe. Paolo Sain e Luisa Spangheropartecipano in Spagna ai Mondiali di classe Europa; Roberto Milan va in Brasile ai Mondiali di Optimist. Mauro Pelaschier al timone di “Azzurra” conquista a Newport le semifinali in Coppa America, coinvolgendo per la prima volta nell’appassionante sfida velica l’interesse del grande pubblico italiano.